A Limes foi uma das vozes que
anteciparam, há um ano, o actual conflito germano-americano que se apresentou
ao público na recente cimeira do G7. O que Trump está a dizer a Berlim é que se
acabaram os almoços (pranzo) grátis que duram desde 1945. Como a Limes explicou
em Junho do ano passado:
AMERICA CHIAMA GERMANIA: IL
TEMPO DEL PRANZO GRATIS È FINITO
La pace europea è stata propiziata dalla tutela militare ed economica statunitense. Su questi presupposti la Bundesrepublik ha costruito un modello fondato sull’export e sul rifiuto della guerra. Ora la musica è cambiata, ma Berlino si rifiuta di ammetterlo.
1. L’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti potrebbe rivelarsi un altro shock asimmetrico per l’Unione Europea, capace di produrre conseguenze diverse sui vari Stati membri, sulle loro relazioni reciproche e sui loro rapporti con il resto del mondo. La Germania è particolarmente vulnerabile, dato il modo in cui è a lungo dipesa da due beni comuni forniti da Washington, che le hanno consentito di divenire una potenza geoeconomica 1.
Primo: mentre gli Stati Uniti sopportavano in misura spropositata i costi della sicurezza europea, il bilancio tedesco per la difesa restava basso, anche rispetto a quello di molti altri paesi europei.
Primo: mentre gli Stati Uniti sopportavano in misura spropositata i costi della sicurezza europea, il bilancio tedesco per la difesa restava basso, anche rispetto a quello di molti altri paesi europei.
Secondo: gli Stati Uniti hanno agito da consumatore di ultima istanza, permettendo alla Germania di mantenere bassa la propria domanda aggregata (di nuovo) anche rispetto ad altri paesi europei. Da qui l’accusa di «scroccare» mossa a Berlino in ambito militare ed economico 2.
Nell’ultimo decennio gli Stati Uniti sono divenuti sempre meno inclini a fornire questi due beni comuni, e ora potrebbero essere sul punto di negarli del tutto. Se ciò avvenisse, la Germania potrebbe uscirne drammaticamente indebolita. L’incertezza circa la garanzia militare americana potrebbe spingere Berlino a rivedere drasticamente la propria politica di sicurezza, forse persino la postura in materia di armi atomiche. Parallelamente, se la politica commerciale degli Stati Uniti sterzasse verso il mercantilismo potrebbe minare le basi del successo economico tedesco, che continua a giovarsi della sostenuta domanda da Oltreoceano a fronte di un rallentamento della «periferia» europea e della Cina. Questi cambiamenti potrebbero inoltre spingere la Germania a ri…
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