Il Copasir,
Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha chiesto
un'audizione al premier Giuseppe Conte e al ministro dello Sviluppo economico
Luigi Di Maio. Il tema è il 5G, la rete superveloce che il prossimo anno
dovrebbe sostituire il 4G, il sistema che usiamo ora sui nostri smartphone. Al
centro il ruolo delle aziende cinesi... Questa vicenda è solo il capitolo
italiano di una guerra fredda più vasta che riguarda Usa e Huawei
Il colloquio
con i vertici dei servizi segreti
La richiesta
del Copasir arriva dopo l'audizione di Luciano Carta, direttore dell'Aise. Un
acronimo che sta per Agenzia informazioni e sicurezza esterna, i servizi
segreti della Repubblica dedicata agli esteri.
L'avvertimento
riguarda i dati sensibili, affidando lo sviluppo di queste infrastrutture
all'azienda di un Paese non alleato si mettono a rischio informazioni
importanti per la sicurezza.
L'Aise ha
commentato scrivendo in una nota: «5G, intelligenza artificiale, internet delle
cose sono da considerarsi, oltrechè straordinari volani di sviluppo,
altrettanti appetibili contesti su cui si appuntano mire di dominio».
L'interrogazione della Lega per
chiedere il golden power
Questa
vicenda era già arrivata in Parlamento. Il 22 febbraio il deputato leghista
Massimiliano Capitaino aveva presentato un'interrogazione parlamentare per
chiedere al governo di usare il golden power negli accordi con Huawei. In pratica si tratta della
possibilità di bloccare un contratto in un settore ritenuto strategico per il
Paese.
(...)
Non è solo
tecnologia. Non è solo politica. Sembrava fosse una questione tra Usa e Cina ma
la guerra fredda della tecnologia che si sta combattendo tra questi due colossi
è arrivata anche in Europa.
Esattamente come quella iniziata dopo la fine della
Seconda guerra mondiale. Questa volta non ci sono muri che separano città o
cortine di ferro. Ci sono frequenze, infrastrutture e una rete che invece di
unire ancora di più il mondo sembra dividerlo....
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